domenica 25 gennaio 2015

Un caotico controsenso

Niente storia.Niente ispirazione.Niente di niente. Sono ferma qui da ben due giorni con il famoso blocco dello scrittore, o della blogger , come volete voi. Niente temi da trattare.Niente che mi colpisce particolarmente da scrivere un qualcosa. Ho perfino pensato di raccontare come mi sono conosciuta con il mio amico/ex. Non scioccatevi .Ma niente. Però una cosa mi ha fatto pensare.Questo niente in realtà è tanto ? Magari ho troppo da dire e troppo da scrivere che le idee si confondono . Tipo come quando la mamma entra nella tua stanza apre il tuo armadio,e non trova quello che cerca perchè li regna il caos che noi chiamiamo ordine. Oppure semplicemente non si ha nulla da dire, nessuna idea, niente , perchè si è già detto o fatto tutto ciò che ritenevamo giusto in quel momento . Quindi semplicemente è una tregua per il nostro cervello, un modo come un altro per recuperare le forze. Non so perchè ma son più convinta che l'opzione più adeguata sia la prima. Eppure viviamo continuamente in un mondo così caotico ,che pensare che l'avere troppi pensieri possa portare a una specie di blocco , è come dire che il mondo è quadrato quando è rotondo. Ragioniamoci , esempio di prima , il mio famoso armadio . Bene se è nel caos più totale mia madre non trova nulla, mentre io trovo tutto, se invece è in ordine io non trovo niente e mia madre trova tutta. Altro esempio pratico della vita di tutti i giorni , gli appunti di scuola. Se sono in un caos assurdo allora io li studio ,li memorizzo, e non mi danno quel senso di noia , se invece sono in disordine li dimentico , non li studio e sinceramente mi sembra di leggere un libro scritto con la mia calligrafia da gallina e mi danno sui nervi. Un altro esempio ancora , il silenzio . Ecco il silenzio mette apposto le idee , le fa configurare nella maniere più esatta.Eppure noi cerchiamo il caos della città , la musica a tutto  volume, perchè queste cose annebbiano le idee e i pensieri. Vogliamo spiegazione ma non siamo pronti a chiarire. Vogliamo amore ma non siamo pronti darlo . Vogliamo sincerità eppure mentiamo sempre. Vogliamo il possibile e invece cerchiamo l'impossibile.Vogliamo e non possiamo .Possiamo e non vogliamo.Beh forse alla fine si può dire che è una questione di prospettiva . La vita è una strada a senso unico, e per qualche strana ragione noi siamo quelli che vanno controsenso.Certo c'è un bel rischio che andando controsenso si può fare un frontale con un'alta macchina , o che ci becchi la questura .Ma nonostante siamo consapevoli di tutto ciò continuiamo a percorrerla così . E se capitasse che andassimo nel verso giusto forse ci sentiremo strani e fuori luogo.Forse semplicemente questo essere in controsenso è un modo per sentirci liberi, diversi .Andare dove gli altri non avrebbero il coraggio di andare . Magari è un pò il nostro manifesto. O semplicemente seguiamo così tanto il vento che delle volte non ci rendiamo conto di dove ci porta e lo lasciamo fare.In ogni caso,qualsiasi ragione ci sia dietro ai nostri controsensi, una cosa credo di averla capita, amiamo il caos , e come disse Miller:

“Il caos è lo spartito sul quale la realtà viene scritta.” -Henry Valentine Miller 

                                                               Piccola Stella Senza Cielo 


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